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diffuso nel dicembre scorso in occasione del Congresso Nazionale della SIC.
Analizziamo qui sinteticamente i punti essenziali della struttura congressuale,
gli elementi di originalità rispetto alle precedenti edizioni e la “logica” che ha
guidato le decisioni del Consiglio Direttivo.
Una scelta di fondo è stata quella di dare adeguato spazio oltre che ai Simposi
tradizionali (quest’anno poco più di 20) anche ai Seminari in-
Meno Simposi, più Seminari terattivi (circa 50) presentati come How to, Controversie, Fo-
cus on.
Tra le due formule emergono sostanziali differenze.
I Simposi prevederanno la classica esposizione dei Relatori nei canonici 20 mi-
nuti con scelta dei temi orientata verso un “pubblico” relativamente vasto ed
eterogeneo con limitata possibilità di interazione.
I Seminari si avvarranno di un tipo di comunicazione più interattiva, richie-
deranno una preiscrizione e tratteranno temi specifici per un numero di ascol-
tatori prestabilito e necessariamente chiuso (50 - 100 iscritti); la durata com-
plessiva sarà di 1 ora.
I Coordinatori avranno ruoli, tempi e compiti ben diversi da quelli abitual-
mente attribuiti ai Moderatori: essi dovranno essere di stimolo per l’auditorio
in modo da sviluppare un costruttivo dialogo con i Relatori.
Per i Coordinatori è previsto un corso di formazione sulla Co-
municazione Scientifica organizzato dall’ANMCO in aprile.
MiniMaster
Un carattere ancora diverso avranno i MiniMaster. Corsi teo-
rico-pratici, della durata complessiva di 7 ore, sono suddivisi
in quattro parti, finalizzati alla acquisizione di clinical competence in cardiolo-
gia; i temi scelti sono sindromi coronariche acute, scompenso avanzato, iper-
tensione e dislipidemie, aritmie ipercinetiche ventricolari.
Anche per questi è previsto un numero chiuso di partecipanti (max 25) su-
bordinato ad una prescrizione. Due dei MiniMaster, quello sulle sindromi co-
ronariche acute e quello sulle aritmie ipercinetiche ventricolari, saranno orga-
nizzati in collaborazione con la ESC. I MiniMaster avranno un punteggio ECM
autonomo rispetto a quello del Congresso, che quest’anno sarà ripartito “a gior-
nata” e non per singoli eventi.
Altre formule di presentazione saranno sia gli Update, intesi come aggiorna-
menti sulle evidenze scientifiche di specifici temi, che le “Riflessioni a margine”
ovvero lo studio di vaste tematiche di interesse cardiologico analizzate con “oc-
chi diversi” da quelli del cardiologo, e in particolare da esperti di comunica-
zione sociale e di filosofia delle scienze. Questi ultimi incon-
tri saranno curati da Heart Care Foundation.
Sessioni Plenarie Di estrema importanza sono le Sessioni Plenarie, momento di
massima aggregazione che quest’anno si svilupperà intorno a
cinque attuali ed importanti argomenti: “Struttura e organiz-
zazione funzionale della Cardiologia” (Simposio della FIC); “Studi clinici
ANMCO”; “Ipertensione e Scompenso Cardiaco”; “Morte cardiaca improvvisa”;
“Convention delle 387 UTIC”. Quest’ultimo costituirà un significativo mo-
mento di riflessione sulla evoluzione del processo organizzativo della rete
UTIC-Emodinamiche, un confronto ideale tra le nuove strategie e la storica
era del primo studio GISSI, del quale verrà celebrato il ventennale.
Resta infine da ricordare che il Cardionursing (1-3 giugno
Cardionursing 2003) sancirà la definitiva affermazione del ruolo degli Infer-
mieri all’interno del Congresso ANMCO. Esso avrà tempi,
spazi, partecipazione e integrazione maggiori che in passato:
ciò rappresentarà il naturale riconoscimento per una crescita avvenuta rapida-
mente ma con ponderata maturità.
GENNAIO/FEBBRAIO 2003 - N. 131 8