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STRUTTURA E ORGANIZZAZIONE FUNZIONALE DELLA CARDIOLOGIA
                                              Coordinatore FIC: Luigi Tavazzi
                     Referente ANMCO: Gian Luigi Nicolosi              Referente SIC: Angelo Branzi


                 P.A. RAVAZZI (Coordinatore)  A. ORGANIZZAZIONE DELLA RETE DELL’EMERGENZA CARDIOLOGICA
                     L. BOLOGNESE             L’assistenza al paziente cardiopatico acuto e la rete integrata dell’emergenza se-
                     E. HOFFMANN              condo bacini d’utenza (area vasta, provincia, area metropolitana, area rurale,
                     M. MARZEGALLI            ecc.), concentrandosi su sindromi coronariche acute, aritmie maggiori e arresto
                     G. MELANDRI              cardiaco: collaborazione con il 118.
                    M. SANTOMAURO             Vanno definiti i percorsi diagnostico terapeutici e la centralità referenziale della
                       C. VALFRÉ              Unità di Terapia Intensiva Cardiologica (UTIC) in tale contesto.
                     C. VASSANELLI            Va definita la relazione organizzativa con la cardiochirurgia.
                     R. VERGASSOLA
            F.S. MENNINI (Esperto Economia Sanitaria)


                 C. RAPEZZI (Coordinatore)    B. ORGANIZZAZIONE DELLA RETE DEL PAZIENTE CRONICO
                     P.G. AGOSTONI            L’assistenza al paziente cardiopatico cronico fra prevenzione e riabilitazione se-
                      C. CHIEFFO              condo bacini d’utenza (area vasta, provincia, area metropolitana, area rurale,
                     A. DI LENARDA            ecc.), concentrandosi su scompenso cardiaco, cardiopatia ischemica cronica, poli-
                       M. METRA               patologie dell’anziano, ecc., attraverso un modello di rete integrata con le altre spe-
                      C. OPASICH              cialità coinvolte (medicina interna, pneumologia, nefrologia, diabetologia, medi-
                   A. PENTA DE PEPPO          cina d’Urgenza, Medicina Generale, cardiologi del territorio, ecc.). Vanno definiti
                      L. ZANOLLA              percorsi diagnostico terapeutici e la centralità referenziale della degenza cardiolo-
            F.S. MENNINI (Esperto Economia Sanitaria)  gica (Reparto) in tale contesto, in rapporto anche con la prevenzione secondaria e
                                              la riabilitazione cardiologica.

                  A.GANAU  (Coordinatore)     C. EPIDEMIOLOGIA NAZIONALE E REGIONALE
                     S. GIAMPAOLI             La realtà cardiologica italiana e il “total cardiovascular burden” sul Servizio Sani-
                      R. MARIOTTI             tario Nazionale (dati dal Censimento ANMCO-SIC delle strutture cardiologiche, an-
                     R. RAZZOLINI             no 2000 e dati di morbidità e mortalità da ricavare dal Ministero della Salute, dal-
                     F. VALAGUSSA             le schede SDO, dall’ISTAT, ecc.): come coniugare la realtà nazionale con il proces-
                      D. VANUZZO              so di regionalizzazione (analisi nazionale e per aree nord, centro e sud).
             F. PALAZZO (Esperto Economia Sanitaria)

                 U. GUIDUCCI (Coordinatore)   D. APPROPRIATEZZA CLINICA STRUMENTALE E STRUTTURALE
                     P. ASSENNATO             Come definire il costo del disease-management e dei percorsi assistenziali diagno-
                      M. CICCONE              stico-terapeutici (economia sanitaria tra tariffe e costi reali).
                     G. DI EUSANIO            Il riordino del Servizio Sanitario Nazionale attraverso la regionalizzazione: diffe-
                      A. MAFRICI              renti modelli organizzativi e applicativi (dalle legislazioni nazionali e regionali e
                      F. PISCIONE             dal PSN).
                     C. SCHWEIGER             Quale cardiologia per oggi e per domani: fra disgregazione e superspecializzazio-
                       I. TRITTO              ne: come recuperare la specificità cardiologica e la continuità assistenziale per il
                      G. VERGARA              cittadino attraverso modelli di rete cardiologica integrata, superando l’organizza-
              M. COI (Esperto Economia Sanitaria)  zione dipartimentale, per il mantenimento continuo della qualità.
                                              Quale cardiologo e quale infermiere per la cardiologia di oggi e di domani (dalla
                                              identità in evoluzione alla formazione continua e all’accreditamento sul campo).


                 G. PINELLI (Coordinatore)    E. LISTE DI ATTESA
                       P. MARINO              Il problema delle liste di attesa in cardiologia: risposte per il Servizio Sanitario Na-
                      G. MARIOTTI             zionale fra consumismo sanitario e appropriatezza.
                     G.L. NICOLOSI
                       S. NODARI
              M. COI (Esperto Economia Sanitaria)

                 R. CALABRÒ (Coordinatore)    F. CARDIOPATIE CONGENITE IN ETÀ PEDIATRICA E ADULTA
                      L. BALLERINI            La rete assistenziale per le cardiopatia congenite in età pediatrica e adulta e le ma-
                     M. CARMINATI             lattie cardiovascolari pediatriche.
                      L. DALIENTO
                      I. DE LUCA
                       S. FAVILLI
                      F.M. PICCHIO
                       G. STELLIN
             F. PALAZZO (Esperto Economia Sanitaria)





                  CARDIOLOGIA NEGLI OSPEDALI  5
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