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In un’epoca di contenimento delle
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risorse i programmi di Prevenzione
ne
Cardiovascolare, che si pongono
obiettivi a medio/lungo termine,
del
sono destinati a soffrire maggiormen-
tre-
te, anche perché nelle Aziende Sani-
ma propositività del gruppo di allora
tarie si tende a privilegiare interventi
e la continuità che si è realizzata nei
che possano dare risultati nel breve
due anni successivi sotto l’attenta
termine. Forse è anche per questo
guida di Furio Colivicchi. Una cosa
che lo stato della prevenzione che
che colpisce chi entra a far parte del
emerge dalle Survey nazionali e inter-
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Comitato di Coordinamento del-
nazionali più recenti è tutto sommato
l’Area Prevenzione Cardiovascolare,
deludente anche nella popolazione
e che ne costituisce il patrimonio da
ad alto rischio. Attualmente appare
trasmettere, è la grande continuità e
imperativo che la prevenzione secon-
spirito di appartenenza che unisce un
daria abbandoni interventi empirici e
gruppo di Colleghi affiatati e motivati
improvvisati e quindi che l’ANMCO,
che mantengono il piacere di lavorare
anche attraverso l’apporto dell’Area
insieme anche dopo aver completato
Prevenzione Cardiovascolare, possa
il mandato biennale. Inoltre stretta
elaborare una “proposta - quadro”
è la collaborazione che, al di là delle
chiara e sostenibile economicamente
sigle e delle strategie societarie, lega
nell’ambito della quale dimostrare
l’Area Prevenzione Cardiovascolare
scientificamente la validità di nuovi
al GICR con cui vengono condivise e
cogestite moltissime iniziative. Spero modelli organizzativi.
che sia così anche per il prossimo In sintesi la proposta è che la preven-
biennio! Intanto alla partenza sono zione secondaria possa articolarsi su
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molto soddisfatto che abbiano accet- tre livelli: da quello a costi più bassi,
tato di far parte del Comitato di Coor- che deve poter arrivare a tutti, a quel-
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dinamento amici di vasta esperienza lo più costoso a cui necessariamente
e riconosciuta propositività come accederanno pazienti selezionati.
Pompilio Faggiano, che sarà il Livello 1: tutti i pazienti dopo un
Co - Chairman, Francesco Boncompa- evento coronarico dovrebbero rice-
gni, Francesco Fattirolli, David Mocini vere una terapia evidence - based ed
e Gian Piero Perna. un intervento educazionale nurse
Per quanto riguarda i programmi per - directed (questo livello potrà essere
il momento penso le priorità princi- testato e valutato nell’ambito del pro-
pali siano quelle esposte a seguire. getto di implementazione delle Linee
Guida dopo una Sindrome Coronari-

