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                                                              Scilla e Cariddi, 1795















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          [jijgV YZaaÉ6gZV BVaVii^Z YZa 8^gXdad EdabdcVgZ


          di Andrea Rubboli


                ’inizio di un nuovo biennio   il viatico migliore per rendere meno   l’organizzazione di incontri scientifici,
                è un momento di grande        pericolosa la navigazione tra la Scilla   la pubblicazione di articoli e la prepa-
          Limportanza per l’Area. Esso        della continuità e il Cariddi del rinno-  razione e distribuzione di materiale
          rappresenta infatti l’occasione per   vamento.                          didattico, ad incrementare e diffonde-
          fare un consuntivo di quanto portato                                    re la conoscenza di questa patologia
          a termine finora e per gettare le basi   AÉ6gZV igV eVhhVid Z            nella comunità cardiologica nazionale,
          delle iniziative prossime future. La   egZhZciZ                         che oggi può pertanto “appropriar-
          transizione da un biennio all’altro   Le Aree hanno la finalità di garantire   si” a buon diritto della sua gestione.
          generalmente non si traduce, né pro-  continuità di attenzione e di iniziative   Analogamente infatti alle sindromi
          babilmente deve farlo, in un semplice   nei campi della Cardiologia di maggio-  coronariche acute, che rappresentano
          passaggio del testimone da un Comita-  re rilevanza in termini di salute pub-  indubitabilmente il paradigma della
          to di Coordinamento all’altro. Coloro   blica. Non vi è dubbio che l’embolia   patologia cardiologica ed il perno
          che si avvicendano nella conduzione   polmonare acuta costituisca un’affe-  attorno al quale vengono costruite
          dell’Area infatti, devono inevitabilmen-  zione di grande peso epidemiologico,   strutture ospedaliere e reti organizza-
          te confrontarsi con l’esigenza di non   rappresentando la terza affezione   tive, l’embolia polmonare è a tutti gli
          interrompere un percorso preceden-  cardiovascolare più frequente dopo   effetti una malattia cardiaca, nono-
          temente tracciato da un lato e di ap-  l’infarto miocardico e l’ictus, ed essen-  stante la definizione nosologicamente
          portare cambiamento ed innovazione   do gravata da rilevante mortalità. A   fuorviante, caratterizzata da ripercus-
          dall’altro. Avere ben chiari i principi   partire dalla sua fondazione nel 2003,   sioni fisiopatologiche preminentemen-
          ispiratori delle Aree, e da questi essere   l’Area Malattie del Circolo Polmonare   te cardio - circolatorie, anche gravi ed
          costantemente guidati, è senza dubbio   ha senza dubbio contribuito, attraverso   addirittura fatali. Basti considerare che
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