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          ha abituato al cliché della latitanza o,   sione all’interno della FIC; in partico-
          nei casi migliori, della partecipazione   lare è da tutti condivisa l’opportunità
          distratta dei rappresentanti politico -   di una referenza unitaria nei confron-
          istituzionali agli eventi scientifici della   ti delle Istituzioni Sanitarie del Paese
          Cardiologia italiana. Anche in questo   sia a livello nazionale che regionale.
          caso penso che la spiegazione sia da   Quello che può derivare dall’inizia-
          ricercare nella concomitante presen-  tiva di San Macuto dipende da tutti
          za all’iniziativa “San Macuto 2” della   noi. Nel momento in cui come FIC ci
          voce dei cittadini - pazienti finalmente   apprestiamo a presentare alle Istitu-
          alleati con i rappresentanti della co-  zioni Sanitarie le nostre proposte forti
          munità scientifica cardiologica.    in tema di struttura e organizzazione
          Sono convinto che l’incontro del 25   funzionale della Cardiologia, una
          settembre 2008 abbia gettato delle   stretta Alleanza con chi, come CO-
          solide basi sulle quali costruire una   NACUORE, rappresenta i bisogni dei
          forte Alleanza dalla quale tutti (Socie-  pazienti in termini di salute cardio-
          tà Scientifiche, Fondazioni, Pazienti   vascolare e di servizi cardiologici,
          cardiopatici) potranno trarre sicuro   accresce la nostra forza e la possibilità
          vantaggio. A me sembra, e l’ho sotto-  che le nostre istanze siano ascoltate e
          lineato anche nella mia introduzione   recepite dalle Istituzioni.
          all’incontro di Palazzo San Macuto,
          che la Cardiologia italiana sia oggi
          meno divisa e più matura rispetto a
          cinque anni fa. I tempi sono ancora
          lontani per pensare ad una Società
          Scientifica unica (sarebbe oggi una
          sorta di “fusione fredda”), ma per
          molte cose esiste oggi sicura condivi-
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